Il London Metal Exchange, la borsa dei metalli non ferrosi più importante del mondo, ha pubblicato i nuovi requisiti per regolare il mercato secondo parametri che impediscano l’acceso ai produttori che sfruttano i lavoratori o che non seguono criteri etici nell’estrazione.
Si tratta di una regolamentazione che segna una netta presa di posizione delle autorità borsistiche e che realizza un cambiamento nel modo in cui sono ammessi alle trattazioni tutti i produttori. La nuova norma impone un approvvigionamento responsabile dei metalli, rendendo effettivi i principi stabiliti dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le catene di approvvigionamento dei minerali nelle aree di conflitto e ad alto rischio.
Dopo diversi anni di impegno con l’OCSE e le associazioni di settore, il LME ha stabilito che tutti i produttori dovranno adeguarsi alle Linee guida, pena la cancellazione dal listino di Borsa. M. Chamberlain, CEO della Borsa di Londra, ha commentato: “I consumatori si aspettano sempre più che il metallo segua standard rigorosi di approvvigionamento responsabile. La nostra iniziativa è stata quindi accolta con grande favore dall’industria dei metalli; molti produttori hanno già intrapreso un impegno significativo a tale riguardo”. I prodotti più a rischio, il cobalto e lo stagno maggiormente estratti in Paesi colpiti da guerre o da dittature o in mancanza di regimi democratici, saranno i primi tenuti ad adottare rigorosi standard e ad allinearsi alle linee guida dell’OCSE e a dimostrare la loro condotta responsabile nei confronti dei diritti umani e commerciali.
Fonte: London Metal Exchange – 5 ottobre 2018
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