L’abbandono, deliberato o involontario, di rifiuti di piccole dimensioni (c.d. littering) in spazi pubblici o aperti all’utilizzo pubblico come strade, piazze, parchi, spiagge e boschi, ha un impatto sempre maggiore sull’ambiente tanto che l’80% dei rifiuti che si trovano in mare, secondo le stime, proviene dalla terra ferma. Per sensibilizzare le persone sull’impatto dei loro piccoli gesti quotidiani, Politecnico di Torino, Università e CUS Torino hanno organizzato – in occasione del Festival sullo Sviluppo Sostenibile – una sfida non competitiva durante la quale diverse squadre di studenti hanno gareggiato tra loro nella raccolta di rifiuti abbandonati lungo le rive del Po. Il Waste Mob ha coinvolto oltre 150 studenti dei diversi atenei che, in meno di un’ora, hanno raccolto circa 175 kg di rifiuti.
Per questa edizione, il comitato organizzatore ha deciso di legare l’evento alle “Warming Stripes” elaborate dal climatologo Ed Hawkins che rappresentano un pattern composto da bande verticali associate rispettivamente a temperature inferiori o superiori alla media, per illustrare in maniera intuitiva l’andamento crescente della temperatura media globale dal 1870 al 2017.
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Fonte: Lets clean up Torino – 15 giugno 2019
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