
Per i tanti senza fissa dimora di Napoli il designer Giuseppe D’Alessandro ha ideato una soluzione temporanea come risposta alla situazione di disagio e di vulnerabilità.
“L’idea di fare qualcosa mi venne tempo fa a Parigi, quando notai la folla di senza dimora nelle stazioni della metropolitana. Quella notte non riuscii a prendere sonno. Qualcuno li chiama invisibili, mi chiedevo: perché non fare qualcosa per renderli visibili? E così, con i miei amici, ci siamo messi al lavoro”. Nasce così l’idea di costruire delle piccole case-contenitore che proteggono dal freddo e dalle intemperie chi vive in strada. Giuseppe con i suoi amici fonda l’associazione Napoli 2035, una data in cui il giovane architetto spera di raggiungere l’obiettivo di vedere risvegliate le relazioni sociali grazie a una maggiore attenzione verso l’altro.
Giuseppe progetta le case di cartone in doppio strato, ecocompatibili e resistenti al vento, al fuoco e all’acqua. Con i suoi amici ha già distribuito diversi rifugi Scorz tra i senza fissa dimora della galleria Umberto I di Napoli.
Il futuro immaginato da Giuseppe non si limita a questo progetto, la sua è dichiaratamente una soluzione temporanea e fa leva sulle istituzioni per l’attribuzione di una casa e per combattere l’abbandono edilizio. L’associazione ha lanciato una raccolta fondi per poter sostenere le spese di realizzazione di centinaia di Scorz da portare in tutta Italia.
Fonte: Napoli Today;
– 8 gennaio 2019
Volonwrite per Mezzopieno
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