Il governo di Cuba ha approvato una riforma che per la prima volta permette la creazione di imprese e aziende private nel Paese.
La misura è parte di un pacchetto di riforme che il governo del presidente Miguel Díaz-Canel ha avviato da quando è stato eletto nel mese di ottobre del 2019, dopo il ritiro a vita privata di Raúl Castro che nello scorso mese di aprile ha aperto ad un rinnovamento della nuova dirigenza cubana.
Da quest’anno a Cuba potranno stabilirsi aziende private che impieghino fino a 100 lavoratori. Sull’isola esistono oggi circa 1.800 imprese controllate più o meno direttamente dallo Stato; la riforma promette la creazione di 14 mila nuove entità produttive possedute da privati e in libero mercato, senza il controllo dello Stato. L’approvazione di questi decreti apre la strada a formalizzare e dare sostanza giuridica agli investimenti locali e a quelli stranieri in questo tipo di imprese e alla nascita di una vera e propria economia, da sempre assente nel Paese.
Il governo cubano ha invitato gli emigrati e gli esuli cubani a tornare nell’isola e a investire per creare un nuovo Paese, ricco e prospero. Gli otto decreti appena approvati che regolano il funzionamento delle cosiddette piccole e medie imprese sono lo stimolo a rendere il Paese più moderno e aperto e a restituire alla sua popolazione la libertà che hanno visto negata per diversi decenni, sviluppando la produzione di beni e la fornitura di servizi che soddisfino i bisogni della società.
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Fonte: Agencia Cubana de Noticias – 19 agosto 2021
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