La Somalia ha raggiunto un accordo per cancellare 4,5 miliardi di dollari di debito con i creditori internazionali.
L’iniziativa fa parte del programma di remissione del debito, chiamato Heavily Indebted Poor Countries della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale e altri creditori multilaterali, bilaterali e commerciali che hanno avviato nel 1996 un processo per garantire che i Paesi più poveri del mondo non siano sopraffatti da oneri finanziari insostenibili. Il programma punta a ridurre il debito delle nazioni più bisognose ma che soddisfano criteri rigorosi e porterà il debito estero somalo a meno del 6% del prodotto interno lordo entro la fine di quest’anno, dal 42% precedente. L’obiettivo è che la nazione dilaniata dalla guerra da quasi 20 anni possa ricominciare a crescere e a investire nel suo futuro e ad accedere ai mercati internazionali e finanziari dopo decenni di stagnazione economica. L’intesa dà alla Somalia l’opportunità di normalizzare i suoi rapporti con il resto del mondo, far crescere la sua economia e migliorare la sua sicurezza interna.
“Il processo di riduzione del debito della Somalia è il risultato di quasi un decennio di sforzi intergovernativi che hanno abbracciato tre amministrazioni politiche. Questa è una testimonianza del nostro impegno nazionale e della priorità di questa agenda cruciale e abilitante”, ha dichiarato il Presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud. Esistono una ventina di Paesi africani candidati per ottenere la cancellazione del debito estero ma la Somalia ha raggiunto, nel 2020, i parametri necessari per iniziare a ricevere la riduzione del debito, approvando riforme politiche e sociali per la riduzione della povertà.
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Fonte: Fondo Monetario Internazionale; World Bank; foto di Marek Studzinski
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