L’Italia ha lanciato un piano nazionale per ridurre l’uso
della plastica da imballaggio da parte degli esercizi commerciali.
Il cosiddetto bonus
anti-plastica è pensato per i negozi di alimentari e di detergenti ma anche per chi vende beni non di consumo e prevede incentivi a chi eliminerà gli imballaggi in polietilene e derivati, come bottiglie, pellicole, sacchi, contenitori ed etichette. Le confezioni in plastica rappresentano una quota importante dell’inquinamento globale e interrompere l’utilizzo delle confezioni usa-e-getta è uno strumento per abbattere questo fenomeno.
Il bonus è un contributo fino a 5.000 euro all’anno, per 40 milioni di euro totali, per gli esercenti che scelgono di vendere i loro prodotti sfusi, riducendo così la messa in circolo di
bottiglie e contenitori e contenendo le emissioni di diossido di carbonio. I commercianti che richiedono il bonus sono tenuti a rispettare le condizioni
di vendita previste dall’ottenimento del finanziamento e non potranno vendere
i propri prodotti in contenitori in plastica, per acquistarli sarà quindi
necessario avere un recipiente riutilizzabile portato da casa o acquistato sul posto. Obiettivo di questa iniziativa, resa possibile dall’approvazione della manovra finanziaria 2020 e che si colloca nel programma europeo varato nel 2019 per ridurre le emissioni inquinanti, è stimolare i commercianti e le
aziende a produrre e progettare contenitori senza plastica ed ecologici.
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Fonte: Legge di bilancio dello Stato italiano 2022; Gazzetta Ufficiale – 28 dicembre 2021
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