I ricercatori dell’Università di Toronto hanno sviluppato una nuova tecnica per riciclare i metalli nelle batterie agli ioni di litio, in grande crescita in conseguenza del rapido aumento delle vendite globali di veicoli elettrici.
Il nuovo metodo per estrarre metalli preziosi come il litio, il cobalto, nichel e manganese dalle batterie delle auto che hanno raggiunto la fine della loro vita utile è molto più sostenibile di quelli utilizzati finora. I processi convenzionali come la pirometallurgia, che utilizza temperature estremamente elevate, o l’idrometallurgia, che utilizza acidi e agenti riducenti per l’estrazione, sono ad alta intensità energetica e producono emissioni inquinanti che devono essere trattate e gestite.
L’aspettativa di vita delle batterie dei veicoli elettrici va dai 10 ai 20 anni e molte di queste presto saranno da smaltire. Per recuperare i metalli, i ricercatori hanno scoperto come utilizzare come solvente l’anidride carbonica portata in una fase supercritica aumentando la temperatura oltre i 31ºC e la pressione fino a 7 megapascal. Questo processo ha raggiunto il 90% dell’efficienza di estrazione, utilizzando anche meno sostanze chimiche e generando una quantità significativamente inferiore di rifiuti secondari. “Il vantaggio del nostro metodo è che stiamo usando l’anidride carbonica dall’aria come solvente invece di acidi o basi altamente pericolosi”, dice Jiakai Zhang, membro del team di ricercatori. “L’anidride carbonica è abbondante, economica e inerte ed è anche facile da maneggiare, sfiatare e riciclare”. Il team sta lavorando per la commercializzazione della loro tecnologia e per diffonderla su scala industriale.
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