Un nuovo strumento a bordo della Stazione Spaziale sta individuando, per la prima volta, i più importanti siti emettitori di metano sul nostro pianeta, il potente gas serra tra i maggiori responsabili del cambiamento climatico.

La missione EMIT (Earth Surface Mineral Dust Source Investigation) della NASA ha identificato nei primi due mesi di lavoro più di 50 “super-emettitori” in Asia centrale, Medio Oriente e Stati Uniti sudoccidentali che emettono nell’atmosfera metano a tassi estremamente elevati. “Il contenimento delle emissioni di metano è la chiave per limitare il riscaldamento globale. Questo nuovo entusiasmante sviluppo non solo aiuterà i ricercatori a individuare meglio da dove provengono le perdite di metano, ma fornirà anche informazioni su come affrontarle rapidamente”, ha affermato l’amministratore della NASA Bill Nelson.
Conoscendo l’ubicazione dei grandi emettitori, gli operatori di strutture, apparecchiature e infrastrutture che emettono gas possono agire rapidamente per limitare le emissioni.

Alcuni siti in Turkmenistan sul mar Caspio, per esempio, si estendono per più di 32 chilometri ed emettono circa 50.400 chilogrammi di metano ogni ora. “Siamo ansiosi di vedere come i dati minerari dell’EMIT miglioreranno la modellazione climatica”, ha affermato Kate Calvin, capo scienziato della NASA. “Questa capacità di rilevamento del metano offre una straordinaria opportunità per misurare e monitorare i gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico”.

L’EMIT è il primo di una nuova classe di spettrometri per immagini spaziali a studiare la Terra e il suo lavoro mapperà nei prossimi mesi tutto il nostro pianeta.

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