Milioni di cerchi di dimensione simile dove non cresce vegetazione che ricoprono vaste aree per chilometri, come pigmentazioni naturali della Terra, creando un paesaggio fortemente caratteristico e affascinante. Un fenomeno che si manifesta in Namibia, su cui gli scienziati si sono interrogati per secoli. La loro origine ha suscitato spiegazioni diverse senza mai tuttavia riuscire ad ottenere una dimostrazione scientifica. Ora, i ricercatori dell’Università tedesca di Göttingen, grazie a due stagioni eccezionalmente piovose, sono riusciti a raccogliere i dati per mostrare l’evidenza di uno dei fenomeni più misteriosi del mondo naturale.

I ricercatori hanno seguito gli eventi piovosi in diverse regioni del deserto del Namib esaminando le erbe, le loro radici e i germogli, rilevando che l’erba all’interno dei cosiddetti ‘cerchi delle fate’ muore immediatamente dopo la pioggia. Le misurazioni dell’umidità del suolo hanno dimostrato che le erbe intorno ai cerchi sono responsabili di convogliare l’acqua verso l’esterno e di indurre la morte della vegetazione al loro interno per permettere la vita alla colonia di piante che si organizza in forma di cerchio, quella più efficiente per sopravvivere in condizioni di mancanza di acqua.

“Sotto il forte calore del Namib, le erbe traspirano permanentemente e perdono acqua, per questo creano vuoti di umidità del suolo attorno alle loro radici e l’acqua viene attirata verso di loro. Formando paesaggi di cerchi uniformemente distanziati, le erbe agiscono come ingegneri dell’ecosistema e beneficiano direttamente della risorsa idrica fornita dalle lacune della vegetazione” spiega il dottor Stephan Getzin del Dipartimento di Modellistica Ecosistemica di Göttingen.

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