Ogni anno 5.800 persone sono colpite in Italia da mieloma multiplo, un tumore del sangue che ha origine nel midollo osseo. Negli ultimi venti anni la sopravvivenza media è passata da 36 mesi a 7 anni.
Una nuova terapia cellulare ha evidenziato un tasso di risposta completa nel 45,9% dei pazienti recidivanti con mieloma multiplo. Nel linfoma a grandi cellule B, liso-cel, la nuova CAR T, ide-cel ha dimostrato la scomparsa di tutti i segni di malattia nel 74% dei casi refrattari. Il nuovo immunomodulante orale, Iberdomide, ha permesso di raggiungere risposte globali del 36,8% nei pazienti pesantemente pretrattati aprendo anche prospettive importanti nel linfoma non-Hodgkin, con un miglior controllo della malattia. Nelle sindromi mielodisplastiche, il trattamento con Luspatercept, un nuovo meccanismo d’azione efficace contro l’anemia, ha evidenziato un miglioramento della sopravvivenza globale nei pazienti rispondenti. Questi risultati sono stati presentati al Congresso della Società Americana di Ematologia (American Society of Hematology) svolto a New Orleans.
“Registriamo progressi entusiasmanti che danno uno sguardo all’incredibile ampiezza e portata delle indagini di ricerca per trovare trattamenti migliori e persino cure, specialmente per i pazienti che sono pesantemente pretrattati e che non avevano altre opzioni terapeutiche” ha dichiarato la moderatrice Stephanie Lee.
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