Il takahe, uccello di origine preistorica tra i più rari al mondo, torna a popolare la Nuova Zelanda dopo essere stato considerato estinto in natura.
Dopo anni di cura, questi colorati volatili sono tornati a popolare l’Isola del Sud in Nuova Zelanda, loro casa originaria, dove vengono custoditi come icona nazionale. Dichiarato estinto nel 1898, quando la sua popolazione era stata decimata dalla caccia e dagli attacchi degli animali portati dai colonizzatori europei, nel 1948 il medico Geoffrey Orbell e la sua equipe ne individuarono alcuni esemplari sopravvissuti. Nel 1985 venne creato il Burwood Takahe Centre, dove le uova dell’animale venivano incubate artificialmente, con lo scopo di propagare la specie e restituirla un giorno alla popolazione selvatica. La sua popolazione oggi è di circa 500 esemplari. Il takahe è un uccello di grandi dimensioni che può arrivare a pesare fino a 3 kg, è incapace di volare e ha una aspetto robusto con un piumaggio blu e becco e zampe arancioni.
Il Department of Conservation, l’agenzia governativa incaricata di conservare il patrimonio naturale e storico della Nuova Zelanda, ha creato un team di 10 esperti e di volontari e ha coinvolto i Maori, per i quali il variopinto animale ha un valore quasi sacro. I takahe possono ora crescere liberi in vaste aree della loro antica zona naturale, a tutela della biodiversità e come elemento funzionale dell’ecosistema.
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Fonte: Department of conservation of New Zealand; foto di PxHere
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