La buona notizia del giorno ■
In Toscana la collaborazione tra cittadini, istituzioni e imprese ha portato la regione a un traguardo da primato: il 96,5% del vetro raccolto viene oggi riciclato.
Questo risultato record in Italia produce un significativo abbattimento dell’impatto ambientale e rappresenta un modello di filiera virtuosa che sta diventando esempio per molte altre regioni. L’Università di Firenze ha valutato i benefici concreti di questo modello di filiera corta e locale che ha permesso di tagliare 570.000 km di trasporti l’anno e 480 tonnellate di CO₂, con un abbattimento complessivo delle emissioni del 26% rispetto alla filiera di riciclo tradizionale.
Dietro a questi numeri c’è una sinergia e la collaborazione tra enti pubblici e imprese come Zignago, Revet e Coreve, ma anche la responsabilità di migliaia di cittadini che ogni giorno scelgono di separare correttamente i rifiuti e che li conferiscono con attenzione.
“Le chiavi di questo successo sono state due scelte strategiche che, come Consorzio, stiamo promuovendo in tutto il Paese: la prima riguarda il passaggio alla raccolta monomateriale che consente di aumentare l’effettivo riciclo. La seconda è proprio la filiera corta entro i confini regionali, che consente di abbattere l’inquinamento ambientale e sociale dei camion che devono trasportare il rifiuto da una regione all’altra. La Toscana è stata brava ma, a onor del vero, anche in altre regioni esistono filiere analoghe, penso per esempio alla Sicilia, dove la raccolta fa tutta capo a Trapani e sta funzionando benissimo” ha spiegato il presidente nazionale di Coreve Gianni Scotti.
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Fonte: Università di Firenze

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