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In una società in rapido invecchiamento, l’atto di deglutire il cibo può essere un gesto difficile per molti. Questa condizione, nota come disfagia, colpisce milioni di persone in tutto il mondo e può influire notevolmente sulla qualità della vita. Per chi ha problemi di deglutizione, gli alimenti devono essere tritati o frullati ma è difficile adattarli all’ampio spettro della disfagia che per alcuni individui richiede pasti più solidi, mentre per altri consistenze molto più morbide, perdendo comunque spesso buona parte del piacere di cibarsi.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Kyushu e dell’Università di Cardiff ha sviluppato un nuovo metodo di biostampa in grado di personalizzare la consistenza, l’adesività e la ritenzione idrica di alimenti adattabili che possono permettere a chi soffre di disfagia di nutrirsi con soddisfazione e senza rischi. Questa tecnologia si basa sulla biostampa tridimensionale e utilizza componenti a base di gel emulsionato di proteine dell’albume d’uovo e olio di colza. Gli alimenti così composti possono essere ottimizzati in base alle diverse esigenze delle persone con difficoltà di deglutizione, attraverso una diversa potenza applicata al forno a microonde casalingo con cui vengono scaldati. Modificando la frequenza dell’energia applicata, è possibile produrre cibi con una gamma di proprietà adatte alle diverse esigenze dietetiche dei singoli casi.
“Per molte persone con disfagia, i pasti sono spesso limitati a materiali gelatinosi, il che può diminuire il piacere di mangiare”, spiega Shuntaro Tsubaki, professore presso l’Università di Kyushu. “Il nostro obiettivo è creare pasti che non siano solo sicuri, ma anche appetitosi”.
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Fonte: Nature

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