La buona notizia del giorno ■
Nel 2025, la regione di El Oued, situata nel sud-est algerino, ha registrato rendimenti record nella coltivazione del grano, arrivando fino a 70 quintali per ettaro, un risultato senza precedenti nel contesto agricolo del Sahara, il deserto più vasto al mondo. Questa capacità di coltivare con rese così alte posiziona la regione come nuovo polo strategico per la cerealicoltura africana, trasformando il deserto in una nuova frontiera agricola.
Nel corso degli ultimi decenni, soprattutto a partire dagli anni ’80, una strategia agricola appresa dall’Arabia Saudita incominciò ad insegnare ai locali come produrre il grano e incentivando la nascita di molti campi. Uno dei vantaggi della regione di El Oued è che le sue falde acquifere beneficiano delle precipitazioni che cadono sui pendii meridionali dell’Atlante sahariano, ricaricandole. La regione produce grano destinato al consumo umano ma anche grano destinato alla produzione di semi per i raccolti successivi. La sua produzione con irrigazione pivot garantisce raccolti abbondanti e la certezza di essere disponibile in grandi quantità nella stagione successiva. I contadini hanno sviluppato competenze concrete, accompagnate da una rete logistica che consente l’allacciamento delle aziende agricole alla rete elettrica, la selezione e la lavorazione delle sementi e lo stoccaggio dei cereali. I piccoli imprenditori agricoli locali ricevono formazione, assistenza tecnica e incentivazioni statali.
“La combinazione degli sforzi si realizza attraverso l’introduzione di tecnologie moderne e l’associazione di esperti, professionisti e l’università come incubatore di progetti agricoli innovativi” spiega il Segretario Generale del Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, Hamid Bensaâd.
___________________
Fonte: TSA Algerie

✔ VERIFICATO ALLA FONTE Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali

Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno