La città di Portland ha avviato negli Stati Uniti un movimento che sta cambiando il concetto di retribuzione. La municipalità ha adottato un’ordinanza cittadina che incentiva una maggiore uguaglianza tra gli stipendi delle diverse categorie di lavoratori all’interno delle aziende.
Si tratta di un’iniziativa che penalizza l’attribuzione di retribuzioni molto alte ai dirigenti rispetto a quelle dei dipendenti con cariche meno prestigiose all’interno della medesima impresa. L’ordinanza ha introdotto una tassa del 10% per le imprese e le società che superano il rapporto di retribuzione dirigente-dipendente di oltre 100 a 1 e del 25% per le aziende con un rapporto di oltre 250 a 1.
Le stime dell’Institute for Policy Studies hanno calcolato che il rapporto medio tra gli stipendi di dirigenti e lavoratori negli Stati Uniti è di 335 volte maggiore a vantaggio dei capi. Questa iniziativa, che ha permesso di agire finora su oltre 500 grandi aziende come Oracle, Honeywell, Goldman Sachs e General Electric, si è già allargata in pochi mesi ad altri 5 Stati. La legge offre alle aziende l’opportunità di operare delle scelte retributive che allineino i salari, favorendo una maggiore uguaglianza tra ruoli e responsabilità nelle imprese.
Dagli anni ‘80 al 2000 il rapporto tra salari dirigenziali e salari di base è passato negli USA da 42 a 525 volte. Dal 2000 il divario si sta riducendo e oggi si è quasi dimezzato.
Fonte: City of Portland; Inequality – 4 maggio 2017