Le piste ciclabili in Italia sono una realtà in forte espansione, cresciute in sette anni del 50%. Il rapporto l’A Bi Ci di Legambiente pubblicato il 5 maggio rileva i progressi del settore del trasporto su bici in Italia stimandone un impatto economico di oltre 6 miliardi di euro, sommando produzione, ciclovacanze, risparmio di carburante, benefici sanitari e riduzione di emissioni nocive.
Una dozzina di città italiane sono bike friendly. A Pesaro, Bolzano e Ferrara circa un abitante su tre utilizza le due ruote per raggiungere il luogo di lavoro o di studio, i tre centri compaiono nella
classifica delle 20 città europee con la maggior percentuale di spostamenti in bici.
Comuni come Ravenna, Reggio Emilia e Treviso hanno circa il 27% di abitanti che preferiscono il manubrio al volante. In altri centri come Cremona, Rimini, Pisa, Padova, Novara e Forlì
almeno il 15% della popolazione
utilizza quotidianamente la bici. L’insieme delle ciclabili urbane è salito dai 2.824 km del 2008 ai 4.170 km del 2015.
“È interessante che siano 743.000 gli italiani che utilizzano sistematicamente la bici per coprire il tragitto casa-lavoro” dice Rossella Muroni, presidente di Legambiente.
Nel 2016 è nato il il sistema delle ciclovie turistiche nazionali, una rete di percorsi dove è ammesso solo il trasporto non motorizzato. La stima complessiva del cicloturismo in l’Italia supera i 2 miliardi di euro l’anno. Gli spostamenti in bicicletta soddisfano oggi il 3,6% della domanda di mobilità complessiva del Belpaese.
Fonte: Legambiente; Adnkronos; Bicitalia – 8 maggio 2017