Un premio alla scuola e non al super-insegnante: è questa
l’idea sottesa alla scelta di una ventina di professori della Scuola Media
Norberto Bobbio di Torino che hanno scelto di devolvere il loro “bonus per la
valorizzazione del merito” alle necessità degli studenti e a
quelle del loro istituto.
Il denaro sarà investito nell’acquisto di
materiali, come il toner per la fotocopiatrice o la lampada del
videoproiettore, ad esempio, o nell’allestimento di un laboratorio scientifico
o ancora nell’organizzazione di una biblioteca scolastica e sarà
messo a disposizione per quegli studenti che non possono comprare i libri di
testo, partecipare a una gita scolastica o anche solo a un evento in città. Una decisione, dunque, che ha una ricaduta positiva sulla scuola piuttosto che un gesto di beneficienza verso chi, nel quartiere di Barriera di Milano, così come in molte altre periferie, vive una situazione di difficoltà economica.
Giampiero Frasca, docente di Lettere e guida del gruppo, per
spiegare le ragioni della decisione afferma: “Noi crediamo che la scuola sia
collaborazione e che un insegnante da solo, per quanto abile e meritevole, sia
destinato al fallimento”. Nella lettera che gli insegnanti hanno inviato al ministero si legge: «Non abbiamo bisogno di incentivi rispetto a un lavoro che amiamo». Ora si auspicano che la loro scelta trovi il più ampio
seguito possibile.
Fonte: Per gentile concessione della Scuola Norberto Bobbio; La Stampa