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STOP ALLA PESCA NELL’ARTICO

L’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Russia e altri sette Paesi hanno trovato l’accordo per interrompere la pesca nel Mare Glaciale Artico.

La storica moratoria firmata a

Washington si pone come risposta urgente alla nuova minaccia rappresentata dallo scioglimento della calotta artica che rende praticabile la pesca in una vasta zona ancora ricchissima di pesce.  Gli altri firmatari sono i Paesi del Commonwealth, la Danimarca, il Canada, Norvegia, Islanda, Giappone, Cina e Corea del Sud. L’accordo impegna le parti a non esercitare la pratica della pesca ne lo sfruttamento ittico per almeno 16 anni. Come parte dell’accordo, verrà stabilito un programma congiunto di ricerca scientifica e monitoraggio. Per la prima volta un accordo di questa natura riguarda un’area di queste dimensioni (grossomodo la dimensione del Mar Mediterraneo).

“Questo accordo dimostra che siamo in grado di accordarci e di darci una legislazione prima che la pesca sia iniziata e prima che sia provocato un danno irreparabile alle popolazioni ittiche”, ha affermato il ministro degli Esteri danese, Anders Samuelsen. Il mare che si trova nella regione del Polo Nord ospita una fauna molto varia, preziosa per l’ecosistema mondiale. L’accordo prevede che nessuno possa pescare in tutte le acque internazionali del Mar Glaciale Artico, con la possibilità di successivi periodici rinnovi della messa al bando della pesca della durata di 5 anni. La moratoria è significativa non solo dal punto di vista scientifico ma anche geopolitico, considerando che è uno dei pochi accordi internazionali ad avere messo per una volta d’accordo il governo russo e quello statunitense.


Fonte: Copenhagen Post – 4 dicembre 2017

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