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IN CAMMINO PER IL MONDO PER VINCERE IL TUMORE

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Sei mila chilometri e 25 Paesi attraversati a piedi: gli
ultimi cinque anni Mauro Beccaria, panettiere di Pinerolo (TO), li ha passati a
camminare. E può dire grazie anche a quella che lui chiama la “terapia del
sentiero” se il tumore vascolare raro che lo aveva colpito all’addome nel 2012
è in remissione.

Dopo il primo ciclo di chemioterapia Mauro si concede, insieme
alla moglie, una breve vacanza in Trentino, dopo il secondo un viaggetto in
Ungheria, dopo il terzo una passeggiata di 15 chilometri in Liguria, da Camogli
a Santa Margherita, seguita poi da un’altra camminata in costiera amalfitana. Al
termine della chemioterapia, di fronte alla prospettiva di assumere farmaci con
effetti collaterali molto pesanti, sceglie piuttosto di fare un viaggio in
India per “attingere forza, energia, ossigeno. Sono state cinque settimane
faticose, ma bellissime”. Da allora è inarrestabile: zaino in spalla e scarponi
ai piedi, percorre due volte l’Italia, dal Monginevro a Santa Maria di Leuca.
Poi Francia, Spagna, Etiopia, Nuova Zelanda, Bolivia, Giappone. Conquista i 7mila
metri della vetta dell’Aconcagua, in Argentina, e i 6mila del Kilimangiaro.

Le
fotografie scattate durante i suoi viaggi e inviate ai medici che lo avevano in
cura all’IRCC di Candiolo sono ora raccolte in una mostra: cento scatti i cui proventi andranno alla Fondazione piemontese
per la ricerca sul cancro. Il suo messaggio per chi si trova a lottare contro la
malattia? “Combattete restando aggrappati a quello che vi appassiona. Viaggiare,
camminare, riempirsi gli occhi e il cuore di cose belle: è questo il mio modo
di combattere il cancro”.


Fonte: Vita PineroleseLa Stampa – 27 marzo 2018

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