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IL PARCO DOVE SI SALVANO GLI ANIMALI DAGLI ESPERIMENTI

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In Italia esistono circa 600 centri che praticano esperimenti e ricerca utilizzando specie animali vive, dai laboratori cosmetici a quelli genetici ed epidemiologici.

Una rete di attivisti per i diritti degli animali ha suggerito un’alternativa alla soppressione degli animali da laboratorio al termine delle sperimentazioni  o quando in esubero. A Semproniano, in provincia di Grosseto, su un terreno di 23 ettari è stato aperto un centro che, con la collaborazione di tanti volontari, gestisce il recupero di animali liberati dalla sperimentazione, confiscati ai circhi o al traffico illecito. L’obiettivo è il loro reinserimento in un ambiente il più possibile rispettoso delle necessità di ogni specie. “Gli animali da laboratorio non potranno mai essere reimmessi in natura, non sarebbero in grado di adattarsi a una vita selvatica”, spiega la primatologa Valeria Albanese. “Stiamo facendo il massimo per rendere i loro prossimi anni i più felici possibile".

La direttiva europea incoraggia il recupero di questi animali purché non rappresentino un pericolo per la salute e l’ambiente. L’uso dei primati poi è fortemente vincolato dalle leggi italiane. I macachi utilizzati dai laboratori vengono spesso prelevati in natura in quanto la loro riproduzione in cattività è difficile e affrontano viaggi lunghissimi e difficili per giungere dai loro Paesi di origine. A Semproniano si fanno ri-ambientare anche animali come dromedari, zebre e lemuri. Con la possibilità di stare all’aperto e muoversi in libertà, relazionarsi tra loro, i comportamenti ossessivi sviluppati in cattività scompaiono dopo poco tempo.


Fonte: AdnKronos; LAV – 21 febbraio 2018

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