La grande guerra alla plastica è partita. Dopo il lancio della più grande operazione di pulizia degli oceani, avviata negli scorsi mesi dal programma Ocean Cleanup, la sfida si sposta adesso ai fiumi di tutto il mondo.
La nuova soluzione inventata dal gruppo no-profit olandese per evitare che le plastiche si riversino nei mari è un intercettore. Una nave lunga 24 metri che utilizza una barriera galleggiante per catturare i rifiuti che scendono a valle nei corsi d’acqua. La spazzatura, in gran parte plastica, è diretta verso la bocca della chiatta che opera in modo autonomo e silenzioso, alimentata a energia solare, con un nastro trasportatore che separa l’immondizia e pulendo così l’acqua. La chiatta può raccogliere fino a 50 tonnellate di rifiuti al giorno. Da tre mesi un intercettore è stato installato sul fiume Klang, un’importante via navigabile della Malesia fortemente inquinata che scorre attraverso la capitale Kuala Lumpur. Gli sforzi stanno dando frutti. “Il fiume Klang era come una discarica galleggiante”, ha dichiarato Syaiful Azmen Nordin, amministratore delegato dell’azienda di raccolta rifiuti malese. “Le barche non potevano attraversare a causa della plastica. Ora il fiume è libero".
Circa otto milioni di tonnellate di materie plastiche entrano negli oceani del mondo ogni anno attraverso i fiumi, secondo il gruppo statunitense Ocean Conservancy. Il solo fiume Klang immette più di 15.000 tonnellate all’anno in mare.
Altre chiatte sono state installate a Jakarta, due verranno inviate in Vietnam e nella Repubblica Dominicana, una a Bangkok e una a a Los Angeles.
___________________
Fonte: The Ocean Cleanup; Breaking Asia – 12 gennaio 2020
✔ Buone notizie cambiano il mondo. Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali https://www.change.org/p/per-avere-un-informazione-positiva-e-veritiera-in-giornali-e-telegiornali-e-portare-la-comunicazione-gentile-nelle-scuole