La buona notizia del giorno ■
Dal 1° maggio 2025, il Mar Mediterraneo è diventato la quinta Area di Controllo delle Emissioni al mondo per gli ossidi di zolfo, unendosi a regioni come il Baltico e il Mare del Nord.
Queste aree marine protette prevedono che le grandi navi debbano utilizzare combustibile marittimo con un contenuto di zolfo inferiore allo 0,1%, riducendo l’inquinamento atmosferico e marino. Le emissioni di ossido di zolfo causano l’acidificazione del mare e della terra e contribuiscono alla formazione di polveri sottili, responsabili di patologie respiratorie e cardiovascolari e deterioramento dell’ecosistema marino. La loro riduzione migliora la qualità di aria e acqua, con benefici per la salute umana e l’ambiente.
Le emissioni di ossido di zolfo nell’UE sono diminuite di circa il 70% dal 2014, principalmente grazie all’istituzione di un’area di controllo delle emissioni nell’Europa settentrionale, come riportato nel rapporto ambientale sul trasporto marittimo europeo del 2025. Ad aprile, l’Organizzazione Mondiale Marittima ha anche approvato un’area di controllo delle emissioni nell’Atlantico nord-orientale per ossidi di zolfo e azoto che coinvolgerà Stati UE, Groenlandia, Isole Faroe, Islanda e Regno Unito. L’adozione è prevista entro il 2025.
Dall’inizio degli anni 2000, sono state istituite diverse Aree di Controllo delle Emissioni in regioni ecologicamente sensibili, ottenendo un impatto positivo sulla salute delle coste, senza un impatto economico significativo sul settore del trasporto marittimo. Queste aree rientrano nella Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, lo strumento dell’UE per la protezione dell’ambiente marino per contrastare la perdita di biodiversità e l’acidificazione dei mari.
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Fonte: Commissione europea; Rapporto ambientale sul trasporto marittimo; Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino
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