L’Italia ha approvato un provvedimento legislativo che apre per la prima volta una nuova strada all’autoconsumo privato da fonti rinnovabili.
Tutti i cittadini potranno trasformarsi in produttori di energia pulita, installando nei propri edifici residenziali sistemi fotovoltaici o eolici singoli o collettivi che possono alimentare i loro appartamenti o creare delle comunità energetiche locali autosufficienti. I cittadini potranno associarsi per divenire “prosumer”, produttori/consumatori che agiscono e si scambiano l’energia in maniera indipendente. La novità di questo provvedimento è che prima i cittadini dovevano passare dal fornitore elettrico nazionale che fungeva da polo di distribuzione e che pagava l’energia ceduta una cifra molto più bassa di quella a cui la vendeva al consumatore.
L’emendamento è il risultato di una proposta presentata da Legambiente e da diversi partiti del Governo e dell’opposizione, con l’obiettivo di anticipare la direttiva europea che promuove la creazione di comunità energetiche e di sistemi di autoconsumo da fonti rinnovabili. L’obiettivo è valorizzare lo scambio di energia da fonti rinnovabili per utenze poste all’interno della stessa rete di distribuzione, ridurre gli sprechi e potenziare i progetti locali, stimolare configurazioni capaci di soddisfare meglio i fabbisogni e di integrare sistemi di accumulo e di mobilità elettrica, per ridurre così lo scambio con la rete e contribuire alla stabilità del sistema.
Secondo una ricerca di Legambiente, con l’autoconsumo si potrà incrementare notevolmente la produzione da energie rinnovabili con utili stimati di oltre 5 miliardi di euro all’anno e creare circa 3 milioni di nuovi posti di lavoro.
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Fonte: Legambiente – 14 febbraio 2020
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