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Un test indolore e rapido che permette di individuare un tumore alla prostata nelle sue fasi iniziali, con una precisione superiore rispetto al tradizionale esame del sangue sul PSA attualmente utilizzato.

Un team di ricerca internazionale coordinato dal Karolinska Institutet di Stoccolma ha sviluppato un innovativo test delle urine in grado di rilevare il tumore più comune tra gli uomini, utilizzando biomarcatori e proteine codificate con l’intelligenza artificiale. Uno dei principali vantaggi di questo nuovo metodo è la sua non invasività: il test può essere eseguito a casa, riducendo notevolmente le biopsie e falsi positivi associati al PSA, evitando esami inutili e percorsi sanitari stressanti per i pazienti.

Uno dei principali ostacoli diagnostici è la mancanza di biomarcatori precisi in grado di identificare la presenza di un tumore in fase iniziale. Il nuovo test permette di superare l’estrema complessità delle innumerevoli combinazioni che si possono creare tra migliaia di geni che possono variare tra pazienti con la stessa diagnosi e all’interno dello stesso tumore. L’impiego dell’intelligenza artificiale permette di impiegare un nuovo metodo computazionale che ricostruisce l’evoluzione delle cellule tumorali nel tempo e comprende come il tumore si potrebbe sviluppare e progredire. Con l’apprendimento automatico, inoltre, è possibile analizzare grandi quantità di dati e identificare schemi invisibili all’occhio umano e predire la presenza del tumore prima che si manifesti.
Secondo i ricercatori, questa scoperta è in grado di rivoluzionare la diagnosi del tumore alla prostata, migliorando notevolmente le possibilità di trattamento e aumentando la sopravvivenza dei pazienti.

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Fonte: Cancer research; Karolinska Institutet

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