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I PALAZZI MANGIANO LO SMOG

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E’ un invenzione partita dall’Italia che sta rivoluzionando l’idea di costruzione e il suo impatto ambientale. 

Gli esempi di architettura
anti-smog si moltiplicano in tutto il mondo. Gli studi di architettura più
innovativi stanno progettando e realizzando edifici in grado di ridurre
l’inquinamento atmosferico, grazie all’impiego delle tecnologie nei materiali
di costruzione.

A Roma, l’architetto
Richard Meier ha realizzato la Chiesa del Giubileo utilizzando il TX Active, un
cemento speciale

frutto della ricerca del prof.Luigi Cassar e brevettato dalla italiana Italcementi, in grado di ridurre
polveri sottili
ed odori sgradevoli grazie al processo della fotocatalisi.

L’ospedale
messicano Manuel Gea Gonzàlez ha ricoperto 2.500 metri quadri della sua
facciata con un polimero che reagisce agli inquinanti presenti nell’aria,
scomponendoli in elementi meno dannosi per l’uomo. Il pigmento che ricopre i
pannelli riesce a neutralizzare l’inquinamento prodotto in un giorno da circa
1.000 automobili.

A Copenhagen, in
Danimarca, è iniziata la costruzione dell’inceneritore Amager Bakke che
convertirà i rifiuti solidi urbani di cinque municipalità in energia e calore
per oltre 100.000 famiglie (c.d. waste to energy). L’edificio è rivestito in
mattoni di alluminio e piante mangia smog in grado di purificare l’aria
circostante.

Già vincitore dell’International
Highrise Award, il Bosco verticale ha portato nel centro di Milano 10.000
metri quadri di foresta con gli oltre 900 alberi integrati nelle facciate di
due grattacieli. Le piante filtrano l’aria cittadina dall’inquinamento, oltre a
migliorare l’isolamento termico dell’edificio ().


Fonte: Italcementi; Bloomberg; B&W Volunda; Stefano Boeri Architetti

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015
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