
Il Benin, attraverso un decreto emesso dal Consiglio dei ministri diretto dal presidente Patrice Talon, ha abolito la pena di morte.
L’abolizione è stata annunciata dal ministro della Giustizia dello stato africano che ha riferito al Consiglio, la decisione presa dal Presidente della Repubblica, con decreto presidenziale in conformità con l’articolo 60 della Costituzione per commutare le sentenze capitali comminate dai tribunali nazionali in ergastoli.
Nel testo del decreto si nota che già nel 2012 lo stato africano del Benin avesse assunto un orientamento abolizionista e si richiama la sentenza della Corte costituzionale del 2016 che, a seguito della ratifica del Secondo protocollo aggiuntivo al Patto internazionale sui diritti civili e politici, aveva abrogato una serie di norme del codice penale. Per effetto di questo decreto presidenziale, le condanne di 14 prigionieri in attesa dell’esecuzione sono state commutate in ergastolo con decorrenza immediata.
Dopo la dichiarazione del Gambia di interrompere tutte le pene capitali dello scorso mese di febbraio, la decisione del Governo del Benin evidenzia una nuova fase nel percorso dei diritti civili nel continente africano.
Fonte: Amnesty International – 28 febbraio 2018