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CECILIA FRANCESE

Rete nazionale degli assessori alla gentilezza

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Sindaco del Comune Gentile di Battipaglia (SA)

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Come mai ha deciso di istituire un Assessorato alla Gentilezza nel suo Comune?

La riflessione è iniziata quando è pervenuta sulla mia scrivania la proposta dell’associazione Cor et Amor. Sin dall’inizio della mia legislatura ho istituito deleghe alla bellezza e alle piccole cose per non perdere l’occasione anche attraverso la mia attività politica di trasmettere dei valori vicini all’etica, al buon governo e all’educazione civica. La mia campagna elettorale è stata caratterizzata proprio sul filone dell’etica e del comportamento corretto. La mia città, ma nella politica in generale, si sta diffondendo l’opinione che la diffamazione e la calunnia continui siano l’unico mezzo per abbattere il nemico politico. Istituire in questo momento così particolare una delega, che nel nostro caso ne va ad accompagnare delle altre importanti per il territorio, significa esprimere il valore fondamentale per il quale la necessità della buona politica è quella di guardare alle nuove generazioni.

 

Può la gentilezza diventare una buona pratica per migliorare la qualità della vita delle persone?

Assolutamente si. Praticare atti di gentilezza e di buona educazione significa
trasmettere valori come l’uguaglianza, la correttezza e la trasparenza delle proprie azioni. C’è necessità di creare una rete che accomuni persone con visioni differenti che possano costruire nelle loro diversità qualcosa di utile e di duraturo per la città. La visione della propria realtà, piccola o grande che sia, deve essere utile a mettere in moto un meccanismo di cambiamento che dal particolare giunga all’universale.

 

Quali sono le iniziative che si prefigge di realizzare questo nuovo assessorato?

Istituiremo la settimana della gentilezza con questi giochi che si terranno a settembre, ma non solo abbiamo in campo iniziative che riguardano la lettura
piuttosto che la difesa dei diritti delle bambine, deve essere un’attività costante di cura del prossimo e del territorio.

 

Cosa vuol dire per lei essere gentile?

Significa ascoltare le ragioni dell’altro. Trovare una mediazione che non sia la guerra a tutti i costi, ma lo scambio di parte di sé con parte dell’altro.

Cosa significa per lei vedere il bicchiere mezzo pieno?

L’idea che nella vita ci sia un’alternativa positiva sempre, io ci credo, ci ho sempre creduto e ho invitato chi credeva in me ad essermi vicino.

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015
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