E’ una rivalità che si protrae dal 1971, anno in cui gli Emirati Arabi Uniti divennero un paese indipendente e il primo presidente del nuovo Stato, lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, dichiarò Israele come “il nemico”. Da allora la tensione arabo-israeliana si affiancò a quella israelo-palestinese complicando i rapporti tra i blocchi di Stati schierati a fianco delle diverse fazioni.
Dopo 50 anni, il primo volo di linea diretto da Tel Aviv ad Abhu Dhabi ha portato il Consigliere per la sicurezza nazionale israeliana Meir Ben Shabbat a incontrare ufficialmente il ministro di Stato degli Emirati Arabi Anwar Mohammed Gargash. Un colloquio storico a cui ha preso parte anche Jared Kushner, consigliere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Siamo venuti qui per trasformare una visione in realtà", ha detto Ben Shabbat, esprimendosi in arabo. “La cooperazione che potremo intraprendere non ha limiti: nella scienza, nell’innovazione, nella sanità, nell’aviazione, nell’agricoltura, nell’energia e in altri campi ancora”.
Nel mese di agosto Israele ed Emirati Arabi Uniti hanno formalmente normalizzato le loro relazioni in un accordo che vede anche Israele interrompere il suo piano di annessione di nuove parti della Cisgiordania. "Facciamo appello anche ad altri Paesi a prendere parte assieme a noi al processo di pace, a beneficio dei popoli della Regione", ha aggiunto il rappresentate israeliano. “Nella nostra area ci sono molte sfide e minacce ma dobbiamo resistere. Guardiamo verso un nuovo futuro per la regione: un futuro di innovazione, di prosperità e di speranza”.
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Fonte: Al Jazeera – 31 agosto 2020
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