Una particolare scoperta è stata effettuata nell’area delle Prealpi bergamasche: un fiore mai visto né catalogato prima, la Campanula bergomensis, nome assegnato dai ricercatori delle Università di Milano e Siena responsabili dell’insolito riconoscimento.

La Campanula di Bergamo rappresenta una specie autonoma rispetto alle altre già conosciute di quest’ampia famiglia floreale. La sua caratteristica principale è la capacità di crescere in ambienti molto particolari, i conoidi detritici carbonatici di bassa quota. Gli scienziati hanno evidenziato dei punti di contatto tra questa campanula e la Campanula cespitosa che fiorisce invece sulle Alpi orientali in Italia, Slovenia e Austria. Le analisi genetiche, palinologiche e morfologiche hanno rilevato le differenze che permettono di considerare questa specie come diversa e mai inserita in precedenza nella tavole per la classificazione botanica.

Questa pianta vascolare ha fiori e semi di colori blu, violetto o celeste con una superficie pollinica giallo-biancastra con molte spinule. Le foglie basali formano rosette con piccioli lunghi 10-20 mm e sono leggermente pelose. Alcuni esemplari di questa nuova specie sono stati fatti riprodurre presso l’Orto Botanico Città Studi della Statale di Milano per garantirne la conservazione e lo studio. Marco Caccianiga, docente di Botanica del Dipartimento di bioscienze dell’Università Statale di Milano e coordinatore della ricerca ha spiegato come la scoperta evidenzi che la biodiversità italiana riserva ancora sorprese e una ricchezza insospettabile dei nostri ambienti naturali.

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Fonte: Phytotaxa; Acta plantarum; foto di Michael