Il mercurio è un metallo pesante ampiamente usato nel mondo e con caratteristiche estremamente dannose per la salute umana e per l’ecosistema, in particolare attraverso il consumo di pesce, frutti di mare e fauna selvatica.
Dopo anni di negoziati e di sforzi diplomatici, il 16 agosto 2017 è entrata in vigore in tutta l’UE, la Convenzione di Minamata che stabilisce un quadro normativo e operativo internazionale comune per proteggere la salute umana e l’ambiente dagli effetti nocivi del mercurio
Il regolamento stabilisce le misure e le condizioni relative alluso, allo stoccaggio e al commercio del mercurio, alla fabbricazione, alla produzione e al commercio dei prodotti con aggiunta di mercurio e alla gestione dei rifiuti di mercurio. La Convenzione di Minamata, nata nel 2013, prese il nome della città giapponese dove negli anni ’50 venne identificata l’omonima sindrome neurologica dovuta a un devastante inquinamento industriale da mercurio che andò a inquinare gravemente la catena alimentare dell’area attraverso molluschi, pesci e crostacei. La Convenzione sottoscritta finora da 128 Paesi tra cui l’Italia, prevede controlli e riduzioni su tutta una gamma di prodotti, processi e industrie in cui viene utilizzato, rilasciato o emesso mercurio, tra cui:
- vietare la costituzione di nuove miniere di mercurio e l’eliminazione di quelle esistenti
- eliminare l’utilizzo del mercurio in prodotti e processi con aggiunta di mercurio come l’amalgama dentale e l’estrazione dell’oro
- limitare il commercio e proibire la produzione di un’ampia gamma di prodotti con aggiunta di mercurio, quali batterie e lampade
- controllare e ridurre le emissioni atmosferiche e i rilasci nel suolo e nell’acqua
Fonte: Unione europea; Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale; Minamata Convention – 16 agosto 2017