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L’IBIS NON È PIÙ A RISCHIO DI ESTINZIONE

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Con gli artigli e la faccia rossi, un grande becco nero, l’ibis crestato è conosciuto come l’uccello della bellezza ed è uno dei volatili più rari al mondo.

Esistito per quasi 60 milioni di anni, in Cina, nella penisola coreana, in Giappone e in Russia, negli anni ‘60 l’uso diffuso di pesticidi e fertilizzanti, oltre a una perdita di habitat, portò questo uccello vicino all’estinzione. I ricercatori arrivarono a valutare che ne fossero rimasti appena sei esemplari. Oggi il numero di ibis crestati in Cina è arrivato a oltre 2.600.

Di fronte all’estinzione quasi certa, il Giappone scelse di preservare l’ultimo dei suoi sei ibis selvatici crestati in cattività nel 1981, come ultima chance per salvare la specie. Il ricercatore Liu Yinzeng ha guidato una missione di tre anni per cercare l’ibis crestato, senza scoraggiarsi davanti agli insuccessi, fino al ritrovamento di due esemplari. Gli uccelli si erano spostati dalle zone più basse dove il cibo era più abbondante verso le montagne più remote. Furono prese precauzioni affinché gli uccelli non fossero disturbati, con persone stanziate vicino agli alberi per prevenire attacchi di predatori, e agli agricoltori fu vietato l’uso di fertilizzanti e pesticidi. Alla fine due adulti lasciarono il nido con due pulcini forti. La squadra di Yinzeng riuscì a salvare un altro pulcino e mandarlo allo zoo di Pechino, dove è stato allevato e inviato in Giappone. L’area in cui gli uccelli furono inizialmente trovati divenne il sito della prima stazione di conservazione degli ibis crestati.


Fonte: South China Morning Post

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