Una nuova neuroprotesi composta da elettrodi e un generatore di impulsi elettrici è stata impiantata nel primo paziente affetto da Parkinson avanzato. Grazie a una programmazione mirata di stimolazioni del midollo spinale che si adatta in tempo reale ai movimenti, l’uomo ha visto rapidamente regredire i suoi disturbi della deambulazione e, dopo diverse settimane di riabilitazione, ora è in grado di camminare quasi normalmente.

A differenza dei trattamenti finora esistenti per il Parkinson, che prendono di mira le regioni del cervello direttamente colpite dalla perdita di neuroni produttori di dopamina, senza riuscire a ripristinare completamente il movimento, questo impianto agisce sull’area spinale responsabile dell’attivazione dei muscoli delle gambe per camminare, per correggere i disturbi locomotori nei pazienti che hanno perso la capacità di spostarsi. “È impressionante vedere come, stimolando elettricamente il midollo spinale in modo mirato, possiamo correggere i disturbi della deambulazione causati dal morbo di Parkinson”, afferma Jocelyne Bloch, neurochirurgo e professoressa presso l’Ospedale universitario di Losanna (CHUV) in Svizzera.

A Marc, 63 anni, di Bordeaux, Francia, era stata diagnosticata la malattia degenerativa più di 20 anni fa e aveva sviluppato gravi problemi di mobilità e una semi-paralisi delle gambe. Dopo aver ricevuto l’impianto ha riacquistato la sua indipendenza. “Praticamente non potevo più camminare senza cadere frequentemente, più volte al giorno. In alcune situazioni rimanevo bloccato sul posto, come se fossi congelato”, ha detto Marc. “Adesso non ho più nemmeno paura delle scale. Tutte le domeniche vado al lago e faccio circa 6 chilometri a piedi. È incredibile”.

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Fonte: Università di Losanna CHUV; Nature Medicine