La buona notizia del giorno ■
La lontra, uno dei mammiferi più rari d’Europa, è tornata in Italia in regioni dalle quali era scomparsa da oltre 40 anni come Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Liguria, Lombardia, Lazio e Marche.
La popolazione italiana, stimata oggi tra 900 e 1.200 esemplari, è radicata e in crescita. Il ritorno di questo mammifero semi-acquatico è stato favorito da una combinazione di fattori, tra cui la protezione legale della specie, il miglioramento della qualità delle acque, i programmi di reinserimento e di conservazione, la creazione di aree protette e di corridoi ecologici fluviali che hanno permesso lo sconfinamento di esemplari da Austria, Slovenia e Francia.
Le lontre vivono principalmente lungo fiumi, laghi e zone umide incontaminate, dove si nutrono di pesci, anfibi e piccoli invertebrati acquatici. In passato la specie ha rischiato l’estinzione, duramente colpita dalla caccia, dall’inquinamento delle acque e dalla distruzione degli habitat fluviali ma grazie a decenni di tutela e al miglioramento delle condizioni ambientali, sta lentamente tornando nei suoi antichi territori. Durante tutto il XX secolo, la lontra è stata diffusamente cacciata per la sua pelliccia; oggi la maggior parte dei produttori di moda ha abbandonato le pellicce animali invertendo le abitudini dei consumatori e interrompendo la richiesta e il commercio di pelli naturali. Il Piano nazionale per la conservazione della lontra si occupa di salvaguardare l’habitat e promuovere la coesistenza tra attività umane e fauna selvatica. Essendo un predatore al vertice della catena alimentare, la sua conservazione implica la tutela della biodiversità degli interi ecosistemi acquatici.
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Fonte: WWF Italia; Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
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